Ispezione Metalli ferrosi e non ferrosi: processi di fabbricazione, trattamenti e come funziona l’ispezione dei metalli.
Ispezione Metalli ferrosi e non ferrosi: processi di fabbricazione, trattamenti e come funziona l’ispezione dei metalli.

Abstract
L’ingegneria metallurgica moderna si fonda sulla conoscenza approfondita dei metalli ferrosi e non ferrosi, dei loro processi di fabbricazione e delle tecniche di ispezione applicate per garantirne l’integrità strutturale.
Il presente articolo analizza in modo sistematico la formazione e la composizione delle leghe metalliche, i principali trattamenti termici e meccanici utilizzati per modificare le proprietà dei materiali, nonché i fenomeni di fatica e frattura che ne condizionano la vita utile. Vengono inoltre illustrati i metodi di produzione dell’acciaio e dell’alluminio, con riferimento ai diagrammi di fase Fe–C e Al–Mg, e ai trattamenti di tempra e invecchiamento che ne determinano la microstruttura finale. Infine, si approfondiscono i criteri di scelta dei materiali in funzione delle sollecitazioni operative e i principali metodi di ispezione come i controlli non distruttivi impiegati in ambito industriale e navale per la prevenzione dei guasti strutturali.

Introduzione

I metalli costituiscono una classe fondamentale di materiali utilizzati nell’ingegneria moderna grazie alla loro struttura cristallina e alla presenza di elettroni liberi che ne permettono un’eccellente conducibilità elettrica e termica. La maggior parte delle applicazioni ingegneristiche si basa non su metalli puri, ma su leghe, ovvero combinazioni controllate di due o più elementi metallici o non metallici. L’alleanza tra i componenti durante la fusione consente di modificare le proprietà meccaniche, chimiche e fisiche del materiale, adattandolo a specifiche esigenze progettuali.
Le principali leghe industriali comprendono l’acciaio (ferroso), le leghe di alluminio e le leghe di rame, ciascuna con caratteristiche meccaniche e chimiche peculiari, determinate dalla composizione e dai trattamenti termici e meccanici a cui sono sottoposte.
Classificazione dei metalli
Metalli ferrosi
I metalli ferrosi hanno ferro come elemento principale e sono caratterizzati da buona conducibilità elettrica, elevata massa e magnetismo intrinseco. Presentano generalmente bassa resistenza alla corrosione, fatta eccezione per il ferro battuto o per gli acciai inossidabili.
Le applicazioni principali comprendono:
• Strutture portanti nell’edilizia e nel settore navale;
• Componenti meccanici soggetti a sollecitazioni elevate.
La proprietà dei metalli ferrosi dipende fortemente dalla percentuale di carbonio e da altri elementi di lega come cromo, nichel, manganese e tungsteno, che influenzano durezza, duttilità, resistenza alla corrosione e resistenza meccanica complessiva.
Metalli non ferrosi
I metalli non ferrosi non contengono ferro e includono alluminio, rame, zinco, piombo, titanio e le loro leghe. Hanno tipicamente:
• Bassa densità (es. alluminio 2700 kg/m³);
• Elevata resistenza alla corrosione;
• Buona conducibilità elettrica (es. rame);
• Maggiore duttilità e malleabilità rispetto ai metalli ferrosi.
Tra le principali leghe non ferrose vi sono:
- Bronzo (rame + stagno);
- Ottone (rame + zinco);
- Leghe di Alluminio (alluminio + magnesio, rame, silicio, manganese).
Le leghe non ferrose trovano applicazione in campi come l’industria aerospaziale, navale, elettrica e in componenti strutturali leggeri.

Processi di fabbricazione dei metalli
Produzione dell’acciaio

La produzione dell’acciaio parte dalla fusione del minerale di ferro in altoforno, insieme a coke e calcare, per eliminare le impurità come zolfo, fosforo e silicio. Il processo si articola in più fasi:
- Riduzione e fusione: il minerale di ferro viene portato a temperature superiori ai 1500°C, producendo ghisa liquida con circa 2,5% di carbonio.
- Affinazione: rimozione di carbonio e altri elementi indesiderati mediante processi quali:
- Fusione in crogiolo aperto: lenta ma di alta qualità;
- Convertitore Bessemer: rapido, mediante insufflazione di aria per ossidare carbonio e impurità.
3. Leghe speciali: introduzione controllata di carbonio e altri elementi (cromo, nichel, manganese) per ottenere acciai con proprietà specifiche (resistenza, duttilità, durezza).
Diagrammi di fase Fe–C


Il diagramma di fase ferro-carbonio rappresenta le zone di austenite, cementite e ferrite, fondamentali per determinare:
• Punto di fusione;
• Proprietà magnetiche;
• Fragilità e duttilità.
Questo diagramma è la base su cui si programmano le caratteristiche del metallo e da cui si indicano la temperatura e la percentuale di carbonio da inserire per avere una determinata caratteristica.
Produzione dell’alluminio

L’alluminio viene estratto dalla bauxite tramite il processo Bayer, articolato in:
1. Frantumazione e digerimento: la bauxite viene macinata e trattata con NaOH (Idrossido di Sodio) a pressione e temperatura elevate.
2. Separazione della bauxite residua (red mud): viene rimosso il fango contenente ossidi indesiderati.
3. Calcinazione: l’idrossido di alluminio viene riscaldato in forno rotante a circa 1200°C, producendo alluminio puro.
Leghe di alluminio
Per migliorare le proprietà meccaniche, l’alluminio puro viene legato con:
• Magnesio → serie 5XXX
• Magnesio + Silicio → serie 6XXX (leghe lavorate)
• Rame, manganese, zinco → altre serie specifiche
I trattamenti termici includono:
• Tempra: rapido raffreddamento per bloccare la struttura austenitica;
• Invecchiamento (aging): raffreddamento lento per stabilizzare la microstruttura tramite precipitazione.
Proprietà meccaniche dei metalli
Duttile vs fragile
I metalli mostrano comportamento elastico fino a un limite (deformazione reversibile) e plastico oltre tale limite (deformazione permanente).
• Materiali duttili: acciaio dolce, alluminio, rame → elevata deformazione plastica prima della rottura.
• Materiali fragili: ghisa, ceramica, vetro → scarsa deformazione plastica, rottura improvvisa.
Per comprendere il fenomeno ci sono alcune formule fondamentali come:
• Legge di Hooke:

dove \sigma = stress, E = modulo di Young, \varepsilon = deformazione.
• Modulo di Young:

Dove σ = stress, ε = deformazione relativa (strain), F = forza applicata, A = area sezione trasversale,
ΔL = allungamento, L_0 = lunghezza originaria.
Fenomeni di fatica e frattura
Fatica dei materiali
La fatica è l’indebolimento di un materiale sottoposto a carichi ciclici, influenzata da: microstruttura, ambiente, temperatura e geometria.
Approcci principali:
• Stress-life (S–N curve): vita a basso stress, alto numero di cicli;
• Strain-life: alto stress, basso numero di cicli;
• Fracture mechanics: propagazione di cricche note o rilevate tramite NDT.
Crescita delle cricche
La legge di Paris descrive la crescita della cricca:

dove:
• a = lunghezza della cricca;
• N = numero di cicli;
• Delta K = variazione del fattore di intensità dello stress;
• C, m = costanti del materiale.
Leghe speciali e loro applicazioni
Le leghe permettono di avere prestazioni dedicate all’utilizzo del manufatto,aumentandone la durata nel tempo in termini di cicli di utilizzo.
• Acciai al Nichel: maggiore elasticità, resistenza alla fatica, utilizzati in macchinari e boiler.
• Acciai al Cromo: durezza elevata, inossidabili fino a 12% Cr, usati in cuscinetti e magneti permanenti.
• Bronzi e Ottone: resistenza alla corrosione marina, ottima lavorabilità, usati in valvole, eliche e tubazioni.
• Alluminio legato (Duralumin, Al-Mg-Si): leggerezza, duttilità, resistenza meccanica, applicazioni aerospaziali e navali.
Ispezione metalli e Controllo Qualità
Garantire l’integrità strutturale dei metalli in applicazioni navali e industriali richiede una strategia completa di ispezione e controllo qualità. I metalli sono soggetti a sovraccarichi, stress termico, fatica e corrosione. La rilevazione precoce dei difetti è fondamentale per prevenire guasti catastrofici. Le ispezioni moderne combinano prove non distruttive (NDT) di cui fanno parte anche i controlli visivi e tecniche di manutenzione predittiva che fanno parte della rosa di servizi offerti dalla MDSsurvey.com parte del gruppo Consultco Inc..
Ispezione Visiva (VI)
L’ispezione visiva è il metodo più immediato per rilevare difetti superficiali. Può essere effettuata a occhio nudo o con strumenti come lenti di ingrandimento, boroscopi o telecamere ad alta risoluzione e l’esperienza dell’operatore rappresenta una parte fondamentale.
Difetti rilevabili:
• Cricche superficiali
• Puntiformi di corrosione
• Disallineamenti nelle saldature
• Abrasioni o deformazioni
Applicazioni:
• Ispezione periodica di scafi, ponti e strutture navali
• Controllo di componenti meccanici, bulloni e lamiere strutturali
• Primo screening prima di NDT avanzate
Limiti:
• Non rileva difetti sottosuperficiali
• Dipende dall’esperienza dell’operatore e dalle condizioni di illuminazione
Il metodo è regolamentato secondo ASTM E165/E165M o ISO 17637.
Prove Ultrasoniche (UT)

Metodo strumentale che sfrutta le onde ultrasoniche generate da un cristallo piezoelettrico posto all’interno di una sonda che permette la generazione ad alta frequenza di un flusso di onde che vengono trasmesse nel materiale permettendo di identificare le condizioni interne del materiale, e viene definito come metodo volumetrico. Anomalie nella rifrazione dell’onda permettono di identificare anomalie all’interno del materiale come delaminazioni, cricche, vuoti o inclusioni. Il tempo e l’ampiezza dell’eco permettono di localizzare e caratterizzare i difetti.
Difetti rilevabili:
• Cricche interne
• Porosità
• Delaminazioni in materiali compositi
• Inclusioni in acciai e leghe di alluminio
Parametri:
• Frequenza: 0.1–10 MHz a seconda dello spessore o materiale da ispezionare.
• Sensibilità: rilevamento di difetti ≥ 0,2 mm
Applicazioni:
• Controllo di saldature in acciaio e alluminio
• Verifica dello spessore delle lamiere di scafo
• Ispezione di scafi, tubazioni e serbatoi in materiale composito.
Vantaggi:
• Alta penetrazione
• Localizzazione precisa dei difetti
• Adatta a materiali spessi
Limiti:
• Richiede operatori qualificati
• Necessario l’uso di accoppianti per la trasmissione del suono
• Geometrie complesse possono ridurre l’accuratezza
Standard di riferimento: ASTM E2375, ISO 16810
Radiografia (RT)
Raggi X o gamma attraversano il materiale. Differenze di densità o spessore creano contrasto sulla pellicola radiografica o sui rilevatori digitali.
Difetti rilevabili:
• Vuoti interni o porosità
• Cricche interne
• Fusione incompleta nelle saldature
Applicazioni:
• Controllo di saldature critiche in acciaio e alluminio
• Ispezione di componenti fusionali (bronzo, acciaio)
• Rilevamento di corrosione sotto isolante
Vantaggi:
• Registrazione permanente dei difetti
• Rilevazione di strutture interne complesse
Limiti:
• Richiesta sicurezza radiologica
• Non adatta a materiali molto spessi senza sorgenti ad alta energia
• Tempo necessario elevato per grandi superfici
Standard: ASTM E94, ISO 17636
Prove con Liquidi Penetranti (PT)
Attraverso un liquido dalle rilevanti proprietà in termini di capillarità in verione sia colorata che fluorescente in base alla necessità in termini di Lumen penetra nei difetti superficiali. Dopo la rimozione del liquido in eccesso, un rivelatore evidenzia i difetti.
Difetti rilevabili:
• Cricche superficiali
• Porosità aperta in superficie
• Percorsi di perdita in fusioni e saldature
Applicazioni:
• Rilevamento di cricche fini in alluminio e acciaio
• Controllo di giunzioni saldate in ambito navale
• Materiali non magnetici
Vantaggi:
• Semplice e economico
• Sensibilità elevata a difetti superficiali
Limiti:
• Solo difetti superficiali
• Necessità di superfici pulite e asciutte
Standard di riferimento: ASTM E165/E1417, ISO 3452
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Particelle Magnetiche o Magnetic testing (MT)
Viene applicato un campo magnetico a materiali ferromagnetici attraverso, per esempio, una batteria con morsetti, in modo da poter visualizzare attraverso uno strumento dedicato, discontinuità superficiali o vicine alla superficie che distorcono il campo magnetico, richiamando la polarità delle particelle ferromagnetiche e rendendo visibili i difetti.
Difetti rilevabili:
• Cricche superficiali e sub-superficiali
Applicazioni:
• Saldature e fusioni in acciaio
• Alberi e tubazioni
• Componenti strutturali navali
Vantaggi:
• Alta sensibilità a cricche superficiali e vicine alla superficie
• Risultato immediato
Limiti:
• Solo metalli ferromagnetici
• Superficie deve essere pulita; necessaria demagnetizzazione post-controllo
Standard di riferimento: ASTM E709, ISO 9934
Correnti Indotte (Eddy Current, ECT)
Induzione elettromagnetica sul materiale genera correnti parassite nei materiali conduttivi. Interruzioni nelle correnti indicano difetti superficiali o sub-superficiali.
Difetti rilevabili:
• Cricche e corrosione sotto rivestimenti
• Difetti superficiali in leghe di alluminio
• Variazioni di conducibilità dovute a trattamenti termici
Applicazioni:
• Strutture aeronautiche e navali in alluminio
• Rilevamento corrosione sotto isolamento
• Controllo qualità lamiere metalliche
Vantaggi:
• Non a contatto
• Rapido e portatile
• Adatto a metalli non ferrosi come l’alluminio
Limiti:
• Penetrazione limitata
• Sensibile a finiture superficiali e geometria
Standard di riferimento: ASTM E1004, ISO 15548
Prove di Tenuta (Leak Testing, LT)
Rileva discontinuità tramite infiltrazione di gas o liquido sotto pressione. Metodi: emissione di bolle, decadimento di pressione, gas tracciante (He, H₂).
Difetti rilevabili:
• Porosità in fusioni
• Cricche in serbatoi e tubazioni
• Perdite in strutture saldate
Applicazioni:
• Sistemi a pressione in alluminio, rame e acciaio
• Tubi e serbatoi navali
• Scambiatori di calore e pompe
Vantaggi:
• Rileva aperture molto piccole
• Applicabile a componenti complessi
Limiti:
• Necessita pressurizzazione
• Accesso superficiale richiesto
Standard di riferimento: ASTM E515, ISO 20485
Integrazione dei Metodi NDT
Un approccio multimodale è consigliato:
1. Ispezione visiva per anomalie superficiali
2. PT o MT per cricche superficiali
3. UT o RT per difetti interni
4. ECT per strutture non ferrose
5. LT per componenti a pressione
Questa combinazione consente di identificare difetti prima di guasti critici, ottimizzare la manutenzione e prolungare la vita utile dei componenti.
Manutenzione Predittiva e Monitoraggio Strutturale
• L’integrazione di NDT con sensori digitali e monitoraggio in tempo reale migliora la sicurezza.
• Tecniche: emissione acustica, strain gauge, analisi vibrazionale → rilevano precoce fatica e propagazione cricche.
• La manutenzione basata sui dati riduce i tempi di fermo, garantisce sicurezza e aumenta l’affidabilità a lungo termine.
Applicazioni Pratiche nel Settore Navale
• Lamiere dello scafo, giunzioni saldate e alberi motore richiedono ispezioni regolari.
• Condizioni ambientali (acqua salata, cicli termici) accelerano la corrosione e la fatica.
• Piano di ispezioni: misurazioni spessore UT, controllo cricche MT, radiografie periodiche dei giunti saldati.
Conclusioni
La scelta consapevole dei metalli e delle leghe, la conoscenza dei processi di fabbricazione, dei trattamenti termici e della fatica dei materiali, rappresentano elementi essenziali per garantire:
• Sicurezza strutturale;
• Durata e affidabilità;
• Efficienza operativa in ambito navale e industriale.
L’uso combinato di leghe adeguate, diagrammi di fase, trattamenti termici controllati e ispezioni NDT permette di ottimizzare le proprietà meccaniche e prevenire guasti catastrofici.
Se hai la necessità di un supporto su ispezioni e gestione delle manutenzioni, non esitare a contattarci.












