Il tuo impianto elettrico a bordo è da 24V o 12V? Come riconoscerlo e come capire quale sistema è il indicato per la tua barca

l’impianto elettrico a bordo, i possibili circuiti DC (corrente continua) a bordo
L’impianto elettrico di bordo è il cuore pulsante di ogni imbarcazione, alimentando attraverso la corrente continua delle batterie le luci, la strumentazione , le pompe e gli accessori installati a bordo. Conoscere la tensione di funzionamento – 12 volt o 24 volt – è fondamentale per effettuare interventi di manutenzione, collegare nuovi accessori in sicurezza e prevenire guasti costosi.
Molti armatori sanno a grandi linee che “le barche piccole hanno 12 V” e “quelle grandi hanno 24 V”, ma in realtà la distinzione può essere meno ovvia.
In questa guida approfondiremo come riconoscere visivamente il tipo di impianto elettrico di bordo, come misurarlo correttamente con un multimetro e quali segnali indicano che le batterie sono arrivate a fine vita.
Come riconoscere visivamente un impianto elettrico a bordo da 12 V o 24 V?
Il numero e la disposizione delle batterie nel mio impianto di bordo può fare la differenza
Impianto a 12 V (parallelo)
Le batterie di bordo sono il primo elemento da osservare.
Se si sta parlando di un impianto a 12 V troveremo in molti casi una sola batteria da 12V collegata ad un singolo circuito, molto spesso capita nei circuiti di avviamento dei motori, in alternativa, se si hanno più batterie da 12 V collegate in parallelo (cavo nero tra i due negativi e cavo rosso tra i due positivi). Questa configurazione mantiene la tensione a 12 V ma aumenta la capacità complessiva (Ah), in termini più semplici, aumentano il tempo di utilizzo e quindi l’autonomia delle batterie prima che queste si scarichino.
Impianto a 24 V (serie)
Abbiamo un impianto a 24V quando due batterie da 12 V vengono collegate in serie (positivo di una collegato al negativo dell’altra o per dirlo più semplice nero su rosso e rosso su nero ). In questo modo le tensioni si sommano (12 + 12 = 24 V), in alcuni settaggi è possibile trovare anche quattro batterie da 6 V in serie-parallelo.
Quindi: se vedi un ponticello tra il polo positivo di una batteria e il polo negativo di un’altra, molto probabilmente sei di fronte a un impianto a 24 V.
Etichette e targhette sui componenti
Molti dispositivi riportano chiaramente la tensione di esercizio sull’etichetta e questo facilita la comprensione del proprio impianto se questi sono ancora visibili, molto spesso capita che l’ambiente marino molto umido e corrosivo impedisca di identificare i dettagli dell’etichetta come è plausibile troovare su:
- Verricelli (windlass)
- Bow thruster
- Pompe di sentina
- Luci di navigazione
Quadro elettrico o pannello di distribuzione
Solitamente viene riportato con un etichetta “12 V DC” o “24 V DC” o inciso su di esso, ma non sempre è possibile identificarlo in questo modo, solitamente il pannello è dotato di un Voltmetro digitale o analogico che dovrebbe riportare la quantità di corrente erogata dalle batterie cosa non sempre possibile su imbarcazioni vetuste dove potrebbe non funzionare correttamente.
Tipo e dimensioni dell’imbarcazione
Solitamente anche le dimensioni dell’imbarcazione potrebbero portarti a pensare che l’impianto di bordo possa essere a 12V o a 24V ma delle volte potrebbe portarti ad una valutazione forviante soprattutto sulle nuove imbarcazioni che necessitano di una capacità maggiore di energia.
ad ogni modo semplificando potremmo riassumere che:
Barche fino a circa 9-12 m: quasi sempre 12 V.
Barche oltre i 12 m o con molti servizi ad alto assorbimento installati a bordo: spesso 24 V, per ridurre le correnti in gioco e quindi la sezione dei cavi.ù
Strumentazione di bordo
Molti quadri elettrici hanno un voltmetro integrato all’interno del pannello come precedentemente menzionato ma questo può essere misurato anche attraverso un multimetro, nel caso di :
- Lettura intorno a 12,6-13,8 V → impianto a 12 V.
- Lettura intorno a 25-27,5 V → impianto a 24 V.
Come capisco se il mio impanto ha bisogno di un circuito a 24 V?
La scelta tra un impianto a 12V e uno a 24 V non dipende soltanto dalla dimensione della barca, ma soprattutto dal tipo di utenze a corrente continua installate e dalla quantità di energia richiesta quotidianamente. Alcuni segnali ti aiutano a capire se il 24 V è la soluzione più adatta.
Se sei in possesso di carichi ad alto assorbimento dell’impianto come possono essere un verricello o un Bowthruster entrambi elementi che possono avere bisogno di un gran numero di Ampere, con cavi spessi e cadute di tensione il che consente a questi sistemi di essere più efficienti a 24V.
Anche la presenza di frigoriferi macchine del ghiaccio, riscaldamenti tipo webasto o i nuovi dissalatori a bordo funzionanti a corrente continua possono aumentare quella che è la necessità in termini capacitivi dell’impianto che chiaramente ne risente in 12V.
Autonomia desiderata
Anche l’autonomia che si necessita va valutata , in quanto se si prevede di fare per lo più navigazioni giornaliere è chiaro che la necessità di avere tanti impianti di bordo non servono, mentre nel caso in cui si prediliga la navigazione di tipo traversata o in notturna è chiaramente più consigliato un impianto da 24V.
poichè:
- hai minori perdite lungo i cavi,
- una maggiore efficienza nei cicli di carico e scarico batterie,
- possibilità di installare banchi batterie più capienti senza avere sezioni di cavo eccessive.
In sintesi:
Se la tua barca ha solo utenze leggere (luci, strumentazione, pompa di sentina, piccolo frigo), un impianto a 12 V va benissimo.
Se invece hai sistemi energivori come dissalatore, più frigoriferi, verricello o un bow thruster grande, il passaggio al 24 V ti darà maggiore affidabilità, efficienza e sicurezza.
Come leggere i valori correttamente su un multimetro/voltmetro per verificare la tensione di bordo
Anche se l’osservazione visiva è utile come già discusso in precedenza, il metodo più sicuro e immediato per determinare la tensione è usare un multimetro.
Come primo approccio, bisogna posizionare il selettore sulla Funzione (V⎓ o DCV)(corrente continua- Direct current), posizionare il puntello rosso su positivo e nero sul negativo e poi fare la lettura, chiaramente alcuni multimetri non hanno la scala automatica e quindi questa andrà regolata se ci troviamo difronte ad un impianto di bordo da 24V.
Un passaggio importante è capire se le batterie siano attualmente sotto carica, molto importante per un perito in quanto sia sotto carica che in presenza di carica superficiale questo potrebbe influire nella lettura dello stato di salute delle batterie che potrebbe sovraccaricarle impedendo una reale lettura delle stesse.
Quindi nel caso in cui siamo con motore acceso o caricabatterie collegato, la tensione dovrebbe essere:
- 13,8–14,4 V per sistemi a 12 V.
- 27,6–28,8 V per sistemi a 24 V.
Se durante le letture con caricabatterie o con motore acceso questi range non dovrebbero essere raggiunti è plausibile che uno tra batterie, caricatore o alternatore motore abbia qualche problema e quindi andrà fatta un analisi più approfondita su ogni singolo componente.
Segnali che indicano quando sostituire le batterie di bordo
Le batterie hanno una vita media che varia tra 3 e 7 anni a seconda della tecnologia (piombo-acido, AGM, gel, litio) e dell’uso.
Riconoscere in tempo i sintomi di cedimento evita spiacevoli sorprese in mare.
Sintomi dell’invecchiamento delle batterie
- mancanza di spunto, durante l’avviamento del motore questo non parte al primo colpo ma necessita di tenere la chiave girata (una delle possibili cause).
- Luci fioche o che sfarfallano: soprattutto sotto carico o con motore spento.
- Pompe meno reattive per esempio la pompa di sentina che sembra “debole”.
- Rumori anomali da relè o da componenti elettronici come clic intermittenti, reset degli strumenti.
Altri segnali possono essere:
- Tensione a riposo troppo bassa, sotto i 12,2 V ( nella 12 V) o sotto 24,4 V (nella 24 V ) anche dopo carica completa.
- Caduta di tensione rapida sotto carico, ad esempio se collegando un carico come può essere una pompa o il verricello la tensione cala drasticamente.
- Batteria calda o gonfia: segno di sovraccarica o cella danneggiata.
- Perdita di liquido o corrosione eccessiva sui poli.
quindi di base alla misurazione della tensione potremmo sapere se le batterie sono sane, invecchiate o a fine vita:
- 12,6-12,8 V (o 25,2-25,6 V) → batteria sana.
- 12,3-12,4 V (o 24,6-24,8 V) → capacità ridotta.
- Sotto 12,2 V (o 24,4 V) → probabile fine vita.
Per poter provare ad allungare la vita delle batterie un consiglio utile potrebbe essere:
- Mantenere le batterie sempre cariche quando non usi la barca, un aiuto importante lo potrebbero dare i pannelli solari, che anche se non permettono di dare una carica importante alle batterie sopratutto se si parla delle versioni calpestabili o di dimensioni ridotte, permettono di mantenerle sempre in carica.
- Utilizzare caricabatterie inteligenti in tre fasi, per dare la corretta tensione alle batterie in modo da non sovralimentarle.
- Evita di scaricarle al di sotto del 50% della capacità, questo vale soprattutto per le AGM che non riescono più a tornare al rendimento iniziale.
- Controlla che l’alternatore e i caricabatterie forniscano la tensione corretta.
Conclusione
Sapere se un impianto è a 12 V o a 24 V è semplice se sai cosa osservare: disposizione delle batterie e dei cavi elettrici, etichette sui componenti, strumenti di bordo e, per conferma, una rapida misurazione col multimetro o voltmetro.
Capire quando le batterie vanno sostituite è altrettanto importante per la sicurezza e l’affidabilità della navigazione. Un controllo periodico ti eviterà di restare senza energia proprio nel momento meno opportuno.

