Il Perito Nautico

Il Perito Nautico: Ruolo, Competenze e Responsabilità nel Settore Marittimo Moderno”
Nel mondo marittimo, dove tecnica, passione e valore economico si intrecciano in modo indissolubile, la figura del perito nautico rappresenta un pilastro fondamentale per la sicurezza, l’affidabilità e la tutela patrimoniale delle imbarcazioni e delle navi di lusso (superyacht).
L’esperienza, la conoscenza ingegneristica dei materiali e la capacità di analisi oggettiva rendono questo professionista una figura di riferimento non solo nelle fasi di compravendita o sinistro, ma anche lungo l’intero ciclo di costruzione e di vita (Refitting) del natante o della nave.
Negli ultimi decenni, l’evoluzione dei materiali compositi, l’introduzione di sistemi complessi di bordo e la crescente attenzione verso la sicurezza e la sostenibilità hanno profondamente modificato il ruolo del perito nautico.
Il suo ruolo va oltre la stima tecnica, ma è a tutti gli effetti un consulente tecnico multidisciplinare, capace di integrare competenze in ingegneria, scienze dei materiali, normative internazionali e tecniche di controllo non distruttivo (NDT).
Origini e definizione del ruolo
Il termine “perito” deriva dal latino peritus, che significa esperto, competente. Nel contesto nautico, il perito è colui che possiede una competenza tecnica specifica nella costruzione, manutenzione e valutazione delle imbarcazioni.
In Italia, la figura del perito nautico è regolamentata dal D.M. 29 ottobre 1997, n. 478, che ne definisce le competenze nell’ambito delle perizie marittime e delle stime relative a navi, imbarcazioni, motori marini e accessori. Tuttavia, al di là dell’aspetto normativo, il perito nautico è riconosciuto nel settore per la sua capacità di interpretare lo stato reale del bene, traducendo l’osservazione tecnica in un giudizio oggettivo e documentato.
Nel panorama internazionale, la figura equivalente è quella del Marine Surveyor, riconosciuto e disciplinato da enti come l’IIMS (International Institute of Marine Surveying) di cui siamo membri Affiliati e la Society of Accredited Marine Surveyors (SAMS).
Queste organizzazioni promuovono standard professionali elevati, assicurando formazione continua, aggiornamento tecnico e rispetto di codici etici rigorosi.
Ambiti di intervento del Perito Nautico
Il Perito Nautico può operare in diversi ambiti, spesso sovrapposti e complementari. I principali sono:
Perizie assicurative e sinistri
Uno dei compiti più noti è la valutazione dei danni a seguito di sinistri, incendi, collisioni o eventi naturali. In questi casi, il perito agisce per conto di una compagnia assicurativa o di un privato, redigendo una relazione tecnica che quantifica l’entità del danno e determina le cause probabili.
L’imparzialità e la capacità di correlare i fatti tecnici agli eventi dinamici del sinistro sono essenziali per la validità della perizia.
Perizie pre-acquisto
Durante le fasi di acquisto o vendita di un’imbarcazione, la perizia tecnica consente di determinare lo stato reale del bene, considerando età, stato manutentivo, qualità costruttiva e presenza di eventuali difetti occulti.
La relazione del perito è spesso determinante per la definizione del prezzo e la tutela di entrambe le parti.
Ispezioni tecniche periodiche e refitting
Il perito è chiamato anche a seguire attività di refitting o manutenzione straordinaria, collaborando con cantieri e progettisti per verificare la corretta esecuzione dei lavori, il rispetto delle normative (ISO, RINA, CE) e la conformità ai piani di costruzione.
Controlli non distruttivi (NDT) e diagnostica avanzata
Con l’aumento dell’utilizzo di materiali compositi e leghe leggere, il perito moderno deve conoscere e applicare tecniche diagnostiche avanzate come:
- Ultrasuoni (UT)
- Liquidi penetranti (PT)
- Controllo visivo (VT)
- Termografia attiva e passiva
- Laser 3D
Queste metodiche permettono di individuare delaminazioni, inclusioni, cricche o fenomeni corrosivi senza danneggiare la struttura, offrendo una fotografia accurata dello stato del manufatto.
Consulenze legali e giudiziarie
Il perito può operare anche come Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) o di Parte (CTP) nei procedimenti giudiziari, fornendo pareri tecnici su contenziosi relativi a sinistri, vizi costruttivi, inadempienze contrattuali o danni strutturali.
Competenze fondamentali del perito nautico moderno
L’evoluzione tecnologica della nautica richiede oggi un bagaglio di competenze che va ben oltre la tradizionale conoscenza delle barche. Il perito deve saper integrare analisi tecnica, sensibilità e rigore metodologico.
Competenze tecniche
- Costruzione navale: conoscenza dei processi costruttivi in legno, metallo e materiali compositi (vetroresina, carbonio, Kevlar).
- Idrostatica e idrodinamica: capacità di interpretare i parametri di stabilità e comportamento in mare.
- Impiantistica di bordo: competenze in sistemi elettrici, elettronici, idraulici e di propulsione.
- Normative e certificazioni: conoscenza delle direttive CE (2013/53/UE), delle norme ISO 12215 e dei regolamenti RINA.
Competenze ispettive e diagnostiche
Il perito moderno integra tecniche ispettive di tipo visivo con strumenti avanzati di misura ed analisi. Ad esempio:
- Spessimetria ultrasonica per valutare corrosioni e perdite di sezione.
- Analisi a infrarossi per individuare delaminazioni o distacchi di laminato.
- Misurazioni laser 3D per rilievi di geometrie e deformazioni.
Competenze comunicative e documentali
Il perito deve saper trasformare osservazioni tecniche complesse in documenti chiari e leggibili, adatti sia al committente privato sia a contesti legali o assicurativi.
La qualità della relazione peritale è un elemento distintivo: il linguaggio deve essere tecnico, ma comprensibile e supportato da immagini, grafici e riferimenti normativi.
Etica e indipendenza
La credibilità del perito si fonda sull’imparzialità. In ogni incarico, la sua funzione è quella di osservare, analizzare e riferire, senza influenze esterne.
La reputazione professionale nasce proprio dalla capacità di mantenere questo equilibrio ed è sicuramente la discriminante essenziale nella scelta del perito.
Il processo peritale
Il lavoro del perito segue un percorso metodico, che si può riassumere in quattro fasi principali:
Raccolta delle informazioni preliminari
Prima dell’ispezione, il perito acquisisce dati sulla tipologia dell’imbarcazione, anno di costruzione, materiale, cantiere, documentazione tecnica, lavori pregressi e finalità della perizia.
Questo step consente di definire il perimetro dell’indagine e gli strumenti più idonei, anche se non sempre si riescono a reperire tutte le informazioni, soprattutto costruttive e storiche dell’imbarcazione.
Ispezione e rilievo tecnico
Durante l’ispezione, il perito procede con una verifica sistematica:
- esame visivo strutturale dello scafo, coperta e interni;
- rilevazione di spessori, umidità, delaminazioni o anomalie;
- controllo di impianti e apparati motore;
- test funzionali (avviamento, pompe, timoneria, impianto elettrico).
La raccolta dei dati deve essere oggettiva, con l’ausilio di strumenti tarati e protocolli standardizzati.
Analisi dei dati e interpretazione
La fase più complessa è quella interpretativa: il perito deve correlare i rilievi con la conoscenza dei materiali, del comportamento meccanico e delle possibili cause di difetto.
Per esempio, un’anomalia di umidità attraverso la coperta può derivare da un difetto costruttivo o da infiltrazioni secondarie. Solo l’esperienza e la competenza permettono di distinguerne l’origine.
Redazione del report

Il documento finale rappresenta la sintesi del lavoro svolto e dei risultati riscontrati.
Una relazione peritale ben costruita deve contenere:
- descrizione dell’imbarcazione e delle condizioni d’ispezione;
- metodologie impiegate;
- risultati delle verifiche (con foto e grafici);
- interpretazione tecnica e conclusioni;
- eventuali raccomandazioni o prescrizioni.
Nel caso di perizie assicurative o giudiziarie, la chiarezza espositiva e la documentazione oggettiva sono essenziali per la validità legale del rapporto.
Il valore strategico del perito nautico
L’importanza del perito va ben oltre la singola ispezione: il suo ruolo è strategico per tutto il sistema nautico.
Tutela patrimoniale
Per un armatore o un broker, il perito rappresenta una garanzia di trasparenza e sicurezza economica.
Un’ispezione preventiva può evitare contenziosi costosi, rivelando problemi nascosti prima dell’acquisto o della consegna di un’imbarcazione.
Sicurezza della navigazione
Attraverso controlli strutturali e verifiche periodiche, il perito contribuisce alla sicurezza del mezzo e dell’equipaggio.
Difetti di laminazione, corrosioni occulte o cedimenti di strutture secondarie possono compromettere la tenuta del natante: una perizia accurata può letteralmente salvare vite e prevenire sinistri.
Sostenibilità e responsabilità tecnica
In un’epoca in cui la sostenibilità è un valore centrale, il perito svolge anche un ruolo di consulente ambientale e tecnico.
La corretta gestione dei materiali compositi, la scelta di resine a basso impatto ambientale, la valutazione di cicli di manutenzione ottimizzati sono elementi che rientrano sempre più nelle sue competenze.
Strumentazione e tecnologie utilizzate
L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il modo di operare del perito nautico.
Oggi si dispone di strumenti che consentono diagnosi di precisione elevatissima e modellazioni tridimensionali di grande valore ingegneristico.
Laser scanning e fotogrammetria 3D
I rilievi tridimensionali con tecnologia LiDAR o fotogrammetrica permettono di acquisire modelli digitali accurati delle geometrie di scafi e strutture.
Questo è particolarmente utile nei casi di deformazioni, danni da urto o progetti di refitting.
Ultrasuoni e Phased Array
Gli ultrasuoni e phased array facenti parte dello stetto principio tecnologico permettono di misurare lo spessore di materiali metallici o compositi, individuando variazioni anomale dovute a corrosione o delaminazione.
L’applicazione di queste tecniche, derivate dal settore aeronautico, ha elevato lo standard qualitativo delle perizie moderne.
Termografia a infrarossi
Utilizzata sia in campo navale che industriale, consente di visualizzare differenze termiche superficiali che corrispondono a difetti interni nel laminato o infiltrazioni d’acqua.
Endoscopia e boroscopia
Permettono di ispezionare punti non accessibili visivamente, come interstizi strutturali o canalizzazioni, fornendo immagini dirette dell’interno dello scafo o dei motori.
Il futuro e il presente del perito nautico
Il futuro della professione è fortemente orientato verso integrazione tecnologica e specializzazione.
Il perito del domani dovrà:
- padroneggiare strumenti digitali di rilievo e modellazione 3D;
- aggiornarsi sulle nuove tecniche di riparazione dei compositi;
- conoscere normative ambientali e procedure di smaltimento;
- mantenere un approccio etico e indipendente in un settore sempre più complesso.
Inoltre, la crescente attenzione alla digitalizzazione delle perizie e all’interconnessione tra operatori del settore (broker, cantieri, armatori) porterà alla creazione di piattaforme collaborative, in cui il perito sarà figura chiave per la validazione tecnica dei dati.
Conclusione
La professione del perito nautico si fonda su una combinazione rara di esperienza, conoscenza e integrità.
È un mestiere che richiede passione, curiosità tecnica, pensiero critico e continuo aggiornamento, ma anche equilibrio e senso di responsabilità.
In un mondo nautico in rapido cambiamento, il perito è chiamato non solo a valutare, ma a garantire la sicurezza e la qualità della navigazione, preservando il valore del bene e la fiducia del cliente.
Come ogni professione tecnica, essa vive di reputazione, metodo e rispetto delle norme. Ma soprattutto vive di onestà intellettuale.
Cosa aspetti? Contattami per una consulenza gratuita.

Bibliografia essenziale oltre l’esperienza personale
- D.M. 29 ottobre 1997, n. 478 – “Regolamento recante norme sull’esame di abilitazione all’esercizio della professione di perito nautico”.
- Direttiva 2013/53/UE – “Imbarcazioni da diporto e moto d’acqua”.
- RINA – Rules for the Classification of Yachts, 2023 Edition.
- ISO 12215 – “Structural Requirements for Small Craft”.
- IIMS (International Institute of Marine Surveying) – Code of Practice for Marine Surveyors, 2022.
- F. Rizzo, Diagnostica dei materiali compositi in ambito navale, Tecniche Nuove, Milano, 2018.
- T. Compton, Marine Surveying Handbook, Routledge, 2020.
- M. Ventura, La perizia nautica moderna, Hoepli, 2016.

















































































