Valutazione di un sinistro marittimo, danni e cosa fare, come ripararlo?
Valutazione di un Sinistro Marittimo: Danni, Cosa Fare? Come Ripararlo?
“Le barche possono essere divise in due categorie: quelle che hanno toccato e quelle che ancora non hanno toccato.”
Chiunque abbia una barca sa che il mare può essere tanto affascinante quanto imprevedibile. Una emergenza improvvisa e la sua gestione può determinare ed influenzare le conseguenze di un sinistro marittimo.
Un sinistro non è mai una situazione piacevole, ma sapere come affrontarlo può fare la differenza tra una conseguenza limitata ed una serie di problemi senza fine. Vediamo insieme quali sono i passi fondamentali per valutare i danni, intervenire correttamente e riportare la tua imbarcazione in perfette condizioni.
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Valutazione Iniziale del Danno: Cosa Controllare Subito.
Dopo un impatto o un contatto con una superficie, sia essa rocciosa o sabbiosa, la prima cosa da fare è mantenere la calma e valutare la situazione. Ecco i punti critici da verificare immediatamente:
- Scafo e carena: spagliolare tutta la superfice rimuovibile in cerca di via d’acqua visibili, verificare che la struttura interna non presenti cricche nelle aree di incollaggio o fazzolettate come in prossimità dei perni del bulbo o dei supporti elica, oltre alla ricerca di crepe, delaminazioni o deformazioni.
- Impianti di bordo: Controllare se ci sono perdite nei circuiti idraulici o acqua a contatto con i cablaggi.
- Timone e appendici: Verificare il corretto funzionamento del sistema di governo, sperando non si siano danneggiate le losche o gli stessi timoni.
- Motore e asse dell’elica: Controllare la trasmissione per assicurarsi che non ci siano danni nascosti.
Una valutazione rapida e accurata è fondamentale per capire l’entità del danno e pianificare i prossimi passi.
L’Importanza di una Perizia Professionale
Appurato che non si sta affondando, se lo yacht o il natante non presenta evidenze di rottura, bisogna arrivare al primo porto disponibile per poter visionare l’accaduto a scafo in secca, altrimenti contattare l’autorità portuale.
Dopo una prima ispezione visiva, è il momento di affidarsi ad un esperto per un’analisi approfondita. Utilizzando tecniche di controllo non distruttivo (CND) come ultrasuoni, termografia a infrarossi ed Eddy Current, in modo da poter individuare eventuali danni nascosti che potrebbero sfuggire a un’analisi superficiale.
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Perché affidarsi a un perito nautico?
- Per determinare l’entità reale del danno, evitando riparazioni parziali e inefficaci.
- Per ottenere un report dettagliato da presentare all’assicurazione.
- Per pianificare le riparazioni con la giusta priorità.
Interventi di Riparazione: Come Procedere
A seconda del tipo di danno, le riparazioni possono variare da semplici interventi a lavori complessi che richiedono l’intervento di cantieri specializzati.
Per scafi in vetroresina: attraverso l’utilizzo di resine epossidiche o isoftaliche e rinforzi in fibra di vetro.
- nel caso di danni strutturali alla carena interni come: scollamento del controstampo, rottura delle fazzolettature o delaminazioni, che richiedono l’utilizzo degli ultrasuoni per individuare correttamente le aree che apparentemente sembrano intatte, quelle riscontrate in maniera negativa andranno ripuliti dai residui di incollaggio e vetroresina e ricostruiti con apposito materiale;
- per danni strutturali alla carena esterna: attraverso tap test ed ultrasuoni si individuano eventuali delaminazioni e si tratta l’area attraverso la rimozione degli strati coinvolti dalla delaminatione, procedendo dall’interno o dall’esterno in base alla profondità dell’indicazione e ricostruendo l’area attraverso la laminazione manuale o sottovuoto degli strati di vetroresina alternando strati di mat e rowing.
Per scafi in metallo: Saldature e trattamenti anticorrosione.
Per scafi in legno: Sostituzione delle parti danneggiate con nuove essenze lignee.
altre riparazioni rilevanti possono essere:
- Ripristino dell’impianto elettrico e idraulico, un impianto danneggiato può causare cortocircuiti o perdite d’acqua pericolose. Un’ispezione con strumenti diagnostici avanzati può prevenire ulteriori danni.
- Verifica e riparazione del sistema di governo e propulsione, dopo un sinistro, è essenziale controllare il timone, l’asse dell’elica e le trasmissioni. Anche un piccolo disallineamento può compromettere la navigazione e portare a danni più gravi nel tempo.
La Gestione dell’Assicurazione: Cosa Devi Sapere dopo un sinistro marittimo?
Se la tua barca è assicurata, dovrai aprire un sinistro il prima possibile. Ecco alcuni consigli per facilitare il processo:
- Documenta tutto: Scatta foto dettagliate dei danni e raccogli testimonianze se necessario.
- Richiedi una perizia indipendente: Un esperto può fornirti una valutazione imparziale da confrontare con quella dell’assicurazione.
- Segui la procedura dell’assicurazione: Ogni compagnia ha un iter specifico per la gestione dei sinistri, quindi informati bene per evitare ritardi nei rimborsi.
Conclusione: Prevenire è Meglio che Curare
Un sinistro marittimo può essere un’esperienza stressante, ma affrontarlo con il giusto approccio ti permetterà di minimizzare i danni e tornare in mare nel più breve tempo possibile.
Vuoi evitare brutte sorprese? Affidati a controlli preventivi periodici, perizie specializzate e interventi di manutenzione programmata.
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Buon vento e… attenzione agli scogli!